Zanzibar non è soltanto mare cristallino e spiagge bellissime, è anche storia, cultura ed architettura.
Stone Town ("Città di pietra"), la capitale di Zanzibar, è una delle città di maggiore importanza storica dell'Africa orientale. Nella sua architettura si ritrovano elementi moreschi, arabi, persiani, indiani ed europei. Un labirinto di viuzze, tra le quali è facile perdersi.
Proprio per il suo patrimonio artistico e storico, il centro storico di Stone Town è stato dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco.
Al primo impatto è una zona che può spaventare, non troverete palazzi sfarzosi, ma vi troverete a contatto con la realtà di questa città, multietnica e multiculturale.
Non potete non visitare il caotico mercato di Darajani, il principale mercato alimentare di Stone Town, ricco di frutta tropicale e spezie dai mille colori. Un luogo abbastanza sporco e dagli odori forti, dove le condizioni igieniche non sono proprio il massimo. Carne e pesce, sia fresco che essiccato, sono esposti in bella vista, a contatto con mosche ed insetti di tutti i tipi.
Passeggiando per le vie è possibile notare delle antiche porte in legno intarsiate a mano, sono dei veri capolavori risalenti alle dominazioni arabe e indiane.
Non potevamo lasciare il centro storico, senza dare una sbirciatina alla casa dove nacque Freddie Mercury (pseudonimo di Farrokh Bulsara, il cantante dei Queen), a Stone Town, il 5 settembre del 1946. Non aspettatevi nulla di entusiasmante, troverete soltanto una porta con due vetrine e alcune foto dell'artista. La casa attualmente è un hotel e non è possibile visitarla.
Non è stato possibile visitare neanche il "Palazzo delle Meraviglie", transennato per lavori di restauro. Se al tramonto vi trovate da quelle parti, fate un salto ai Giardini di Forodhani (detti anche Forodhani Gardens o giardini del Giubileo) situati di fronte al Palazzo delle Meraviglie, che di sera si trasformano in uno Street Food pieno di bancarelle illuminate da lampade a olio, meta di molti turisti.
Dopo aver visto il mercato alimentare sconsiglierei qualsiasi assaggio, ma se amate il rischio fate pure. 😊
Verso le ore 16, dal porto di Stone Town abbiamo preso una barca per raggiungere Prison Island, nota anche come Changuu, Quarantine Island e nelle fonti più antiche come Kibandiko. E' una piccola isola della Tanzania, appartenente all'arcipelago di Zanzibar. Si trova a poco meno di 6 km a nord ovest di Stone Town, misura circa 800 m di lunghezza e 230 m di larghezza, ed è la dimora delle tartarughe giganti delle Seychelles.
L'isola ospita moltissime tartarughe, ce ne sono di ogni dimensione, peso ed età, partendo da quelle appena nate e protette in un'area riservata, a quelle giganti e pluricentenarie lasciate quasi libere. Sul guscio di ogni tartaruga viene indicato, con un numero dipinto a mano, l'età della stessa. La più longeva ha circa 200 anni. Fortunatamente la riserva non era affollata quindi è stato possibile scattare foto e fare dei bellissimi selfie con le amiche tartarughe.
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Un trucchetto per far uscire la testa dal guscio è accarezzarle sotto al collo, un gesto che apprezzano moltissimo.
La prigione presente sull'isola è oggi un ristorante per turisti con menù non proprio tipici. All'interno c'è un grande cortile dove in passato venivano tenuti i prigionieri.
Gli edifici coloniali britannici nella parte sudoccidentale dell'isola sono stati trasformati di recente in un Hotel.
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